Con una lettera inviata stamane al presidente del Consiglio comunale e a tutti i consiglieri comunali di Tursi, e per conoscenza al blogger Antonio Di Matteo (autore di una raccolta firme per l’apertura di una farmacia a Tursi), Luigi Gaetano Settembrini, l’improbabile responsabile della petizione, il cui nome è emerso nella seduta del Consiglio comunale di ieri, ha precisato che in merito alla raccolta firme per l’istituzione di una farmacia nella frazione di Panevino, “lo scrivente ha solo sottoscritto la petizione a favore dell’istituzione della farmacia promossa dallo zio di un consigliere comunale e da un’altra signora”.
E dichiara che: “Non è responsabile della veridicità di altre firme sottoscritte, in quanto lo scrivente non ha proceduto ad alcuna raccolta firme, ma ha solo sottoscritto la petizione sottopostagli”, e “pertanto diffida chiunque, pena la querela per violazione della privacy, a fare il proprio nome nelle sedi pubbliche”. Insomma, dopo che ieri in consiglio comunale è emerso che nelle 609 firme a sostegno della petizione per la farmacia a Panevino ci sarebbero alcune firme di “non residenti a Tursi, minorenni, cittadini che avrebbero firmato tutte e due le petizioni e firme di persone decedute”, è chiaro che su questa raccolta si deve necessariamente far luce, per la credibilità della proposta, delle persone coinvolte e soprattutto di quelle estranee.
Leandro Verde