L'avvocato Vincenzo Montagna si è così espresso: " Escludo qualsiasi ipotesi omicidiaria ed affermo la completa estraneità del mio assistito. La tesi dell'omicidio non ha trovato riscontro. Ed il foro nella nuca del pensionato ha una spiegazione venuta fuori nel corso dell'autopsia”, ha aggiunto Montagna.
Ciò che è venuto fuori dall'autopsia è impossibile conoscerlo (a fini giornalistici) visto che al momento esiste un segreto istruttorio. Certo è che il foro trovato dietro la nuca di Domenico Introcaso potrebbe essere riconducibile a uno stato patologico (si sospetterebbe un meningioma) che si è improvvisamente acuito fino a provocare la perdita di equilibrio, lo stato di incoscienza e quindi la caduta nel caminetto con conseguenti ustioni sul corpo dell'uomo. La patologia di cui soffriva avrebbe eroso l'osso della nuca al punto da renderlo fragile, l'urto in seguito alla caduta avrebbe quindi provocato il foro.
Domenico Introcaso, così come confermato alcuni giorni fa dal figlio Benito, nell'ultimo periodo ha sofferto con una certa frequenza di attacchi epilettici. Ipotesi a parte, sarà chiaramente la perizia ufficiale del professor Alessandro Dell'Erba, medico legale nominato dal magistrato, la dott.ssa Alessandra Susca, a definire con esattezza scientifica ciò che è accaduto. Il perito di parte nominato dall'avvocato Vincenzo Montagna è il dottor Michele Strippoli ex primario ginecologo dell'ospedale di Policoro e presente la mattina in cui è stata effettuata l'autopsia al cimitero di Policoro. Le indagini di rito sulla vicenda sono condotte dagli uomini del Commisssariato di Polizia di Scanzano agli ordini del dottor Roberto Cirelli, commissario. [GianPi]