se stesso che, al suo contrario, conduce quell’esistenza avventurosa e frizzante che desidera per sé. Ayr è il suo lato oscuro, l’incarnazione dei suoi sogni più intimi, è l’uomo libero e sfrenato che vorrebbe essere. O che crede di voler essere. Una mattina come tante, dopo il solito rituale, Norman sarà catapultato per un’intera giornata in un universo parallelo nel quale potrà sperimentare la sublime ebbrezza del cambiamento. Le ore che trascorrerà in quel mondo inverosimile lo porteranno a mettere in discussione se stesso e i suoi affetti, le sue certezze e le sue aspirazioni. Perché quella galassia in cui
si è ritrovato come per magia non è che il regno del Destino. E il destino ama scherzare, ma soprattutto giocare sporco e pesante. Dalle sue poesie, da lì è cominciato tutto: la sua compagna era solita annotarle su un libretto e più volte lo aveva sollecitato, senza successo, a presentarle ad un editore. Quella mattina Norman leggeva un articolo su un giornale della settimana precedente. Un libro era stato ristampato per la centesima volta. Soffermandosi sull’estratto dell’opera riconobbe le proprie parole. Uno scherzo? Una sorpresa di Giulia? Qualsiasi cosa fosse, non era affatto divertente: qualcuno, un certo Mr. O’Neal, aveva pubblicato a proprio nome le sue poesie e si stava arricchendo a sue spese. Norman non può fare a meno di indagare, non può fare a meno della verità. Ma più seguirà la pista giusta, più sarà sviato da imprevedibili e (apparentemente) piacevoli colpi di scena. Strani accadimenti attendono Norman. Tra scoperte incredibili e straordinarie, presenze minacciose e rassicuranti, donne affascinanti e pericolose, eventi insperati e misteriosi, tradimenti e curiose alleanze, Norman stenterà a comprendere l’enigma che si cela dietro un incubo camuffato da sogno meraviglioso. Potrebbe risvegliarsi ed avere in mano una valigetta pesante di dollari e finalmente appagare la sua sete di viaggi e avventure, potrebbe essere padre, potrebbe appropriarsi di quella vita spericolata che ha conosciuto solo nei suoi sogni. Ma ogni scelta ha delle conseguenze. È un principio fisico: ad ogni azione corrisponde una reazione.
È una legge assoluta. È una questione di equilibrio universale. Basta che vacilli una carta perché il castello crolli in un inesorabile effetto domino. Come tasselli di un mosaico imperscrutabile, tutti i destini sono collegati. Persino quello del diavolo, quello del bene e del male. Nelle pagine di Russo scorre un’inquietante verità: tutti siamo al tempo stesso pedine e giocatori. Perché il bene e il male non sono entità astratte, ma nascono, crescono e vivono dentro ognuno di noi. “Il destino del diavolo”, romanzo d’esordio di Massimo Russo, non è solo un thriller promettente. È
una realtà a tinte cupe da cui sembra impossibile sfuggire, una tragica realtà che ha confini ben precisi: quelli dell’umana coscienza. È un racconto catartico in cui cercare risposte, esplorare ed esplorarsi, perdersi e ritrovarsi. Eppure lascia il lettore in bilico, sull’orlo di un baratro che Norman
ha visitato, in una dimensione onirica da cui appare impensabile svegliarsi definitivamente. E allora al lettore non resta che una domanda, la più grande di tutte. “Il destino del diavolo” è un e-book gratuito edito da Macchione Editore nel 2010 ed è disponibile su IBooks. Di recente l’autore ha pubblicato altri tre romanzi (“Alice dorme ancora”, “Iustitia Domini”, “Male nostro che dimori sulla Terra”) in vendita sullo stesso store.
Sara Calculli
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