Lunedì, 04 Dicembre 2023

Santoriello: La lunga fuga di Pino Aprile

Riceviamo e pubblichiamo:

"Gentile dott. Aprile sono profondamente rammaricato dal contorno fumoso che il vostro disegno politico-editoriale sta prendendo. È da tre anni che cerco il confronto pubblico con voi, occasione che puntualmente rifuggite. Allora per i lettori farò una breve cronistoria, imparziale, a differenza delle ricostruzioni terroristiche che il dott.

Aprile non manca di fare nei suoi libri e nelle sue conferenze. Da sempre contesto al dott. Aprile di manipolare l’ignoranza e l’insofferenza popolare meridionale, scrivendo libri ( i primi due) nei quali ricostruisce la presunta storia del sud partendo da una decina di eventi, più o meno locali. Non ho mai letto una sola nota bibliografica nei testi del dott. Aprile, mai un riferimento alla funzione storica della Chiesa, mai un’analisi economica o storiografica suffragata da documenti, solo la demonizzazione dei piemontesi. Il dott. Aprile ha preso il fenomeno della “piemontesizzazione” e lo ha mutato in razzismo geografico, esaltando i Borbonici ed i meridionali come degli angeli incompresi in terra, e dipingendo i piemontesi a novelli criminali di guerra. Ora, chiunque di voi abbia studiato la storia nazionale e lucana da sobrio, sa che già Molfese ha ben tracciato lo stato di guerra civile che imperversava in una parte del sud Italia tra il 1862 ed il 1865. Il dott. Aprile, da astuto manipolatore mediatico, ben sa di mentire, tuttavia continua ad utilizzare il sacro mezzo del libro per convogliare l’opinione pubblica, probabilmente, verso prima un progetto editoriale che non pochi introiti gli ha riversato, poi verso un progetto politico. Come mai, dott. Aprile, la presentazione del vostro ultimo libro avviene proprio durante la campagna elettorale? Come mai si è passati da un profondo pessimismo “terronico” alla speranza dell’ultimo volume? Che senso ha criticare determinati personaggi politici ( nel primo volume ) e poi stampare con la Mondadori? Dott. Aprile vi sembra etico andare in giro per le scuole fomentando l’odio sociale tra meridionali e settentrionali solo per il vostro tornaconto personale? Dott. Aprile sapete perché vi faccio tutte queste domande? Perché dopo svariati articoli e dopo avervi contatto via mail mi avete puntualmente ignorato e addirittura censurato, si perché giovedì 31, al Teatro Stabile, un vostro assistente mi ha impedito di porgervi queste domande per non rovinarvi il comizio. Dott. Aprile se avete paura del confronto, carte alla mano, vi capisco, tutto sommato chi sa di mentire perché mai dovrebbe cercare il confronto, soprattutto dall’alto di decenni di giornalismo e centinaia di migliaia di copie vendute, dopotutto un codardo è tale anche se si nasconde dietro le spalle robuste dei suoi successi. Se non siete un codardo, io vi lancio per l’ultima volta la sfida, l’ultima occasione per difendere il vostro onore: confrontiamo pubblicamente le vostre tesi con quelle della storiografia ufficiale, lasciate libertà di parola e non fate il “piemontese”. Finora, da codardo, avete puntualmente fatto l’intellettuale assenteista, adesso avete l’occasione di sconfiggere ogni resistenza. Accettate la mia sfida oppure sarà mia premura confutare pagina per pagina ogni sillogismo storico contenuto nei vostri libri di pseudo-storia".

Read 1111 times Last modified on Giovedì, 07 Luglio 2016 09:16
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