Tale decisione costituiva e costituisce una tappa obbligata giacchè la non funzionalità, progressivamente aggravata nel corso degli anni, non consentiva e non consente neppure i livelli minimi di attività rendendo insopportabile l’ulteriore allungamento dei tempi di definizione dei processi civili. La trattazione di tali processi a Matera, quindi, è operativa da 20 giorni.
Inopinatamente, però, lo stesso Presidente del Tribunale in data 7 novembre 2012 scriveva al Ministro della Giustizia per richiedere l’autorizzazione ad utilizzare i locali posti in Pisticci alla via Cantisani per soddisfare esigenze del Tribunale di Matera, i cui locali non sarebbero sufficienti ad ospitare le attività della sopprimenda sezione distaccata di Pisticci. Trattasi di posizioni francamente incomprensibili.
Si registra infatti:
a) Il 18 ottobre la commissione circondariale di manutenzione presso il Tribunale di Matera decideva di richiedere, con estensiva applicazione della legge, di utilizzare locali presso il comune di Pisticci per un periodo di 5 anni essendo, i locali del Tribunale centrale insufficienti, ma non è così, ad ospitare quanto proveniente da Pisticci;
b) Il 24 ottobre il Presidente del Tribunale disponeva che gli affari civili pendenti e instaurandi a Pisticci venissero trattati a Matera a causa della mancanza di personale presso la sede della sezione distaccata;
c) Il 7 novembre il Presidente del Tribunale trasmetteva al Ministero della Giustizia la richiesta di utilizzare un nuovo edificio in Pisticci.
E’ vero che in Pisticci vi è un nuovo edificio. Ma l’impossibilità di funzionamento della sezione distaccata non è data dall'inidoneità dei locali ma dalla mancanza di personale amministrativo e di cancelleria e dal numero esiguo di magistrati rispetto alla mole del contenzioso. Ne consegue che la disponibilità del nuovo edificio non risolverebbe il problema della vera e propria paralisi del settore civile.
Così chiariti i termini della questione, va precisato che il già trasferito settore civile a Matera non può essere ritrasferito a Pisticci, sia perché nella sede centrale la nuova attività ha già trovato accettabile soluzione, sia perché il ritorno a Pisticci significherebbe bloccare l'attività giurisdizionale. La soluzione è altra: il Presidente del Tribunale deve chiedere al Comune di Matera, cui compete farlo, di adeguare le strutture edilizie per il servizio di giustizia.
Una inerzia dell’ente Comune in tal senso sarebbe non giustificabile. E se Matera vuole continuare a rimanere provincia e aspirare a divenire capitale della cultura risolva questi problemi elementari e primari. Provveda subito ad eseguire i necessari lavori (invero, non particolarmente impegnativi) per evitare che si celibrino i processi “sotto la pioggia” visto che, quando piove all'esterno, piove anche all'interno delle aule di udienze. Bene farebbe il Sindaco ad intervenire immediatamente per rimuovere tale disagio veramente ingiustificabile, così come lo è il perenne malfunzionamento degli ascensori. Se a tanto non si provvedesse, evidentemente si è solo in grado di fare chiacchiere senza costrutto.
Data, 5 dicembre 2012
Avv. Vincenzo Montagna Avv. Leonardo Pinto
Presidente Ass. “Autonomia Forense” Segretario Sindacato Avvocati