Il passaggio alle categorie agonistiche, poi l’importantissimo campionato in promozione con lo Scanzano Jonico che valse a squadra, mister e società la vittoria di tutti i record a livello nazionale. “Scrivemmo davvero un pezzo di storia incredibile. Poi l’anno dopo in eccellenza con il Metapontino, squadra competitiva che gioca bene…ma ad un certo punto dopo un’incomprensione con la dirigenza decisi di rassegnare le dimissioni e lasciai da primo in classifica. Salutai tutti e rimasi a spasso per un po’. Non fu un momento facile”. Pausa che durò pochissimo e alla quale seguì, paradossalmente, un percorso in ascesa che lo ha visto prima far parte del consiglio direttivo del Torneo delle Regioni e poi da fine luglio 2012 diventare uno dei tecnici delle rappresentative regionali di calcio a 11. “La telefonata del Presidente della Fgci Basilicata, Piero Rinaldi arriva come un fulmine. Mi disse che su Matera voleva fare un test e studiare lo stato di salute del nostro calcio. Capire se con una guida tecnica delle rappresentative anche presso le società, la Federazione potesse intervenire, colmando gap, migliorando la tendenza. Cercando di dare ai ragazzi ristoro per il proprio impegno – ha spiegato Finamore - premiando i migliori. Da qui comincio a visitare tutte le squadre della provincia di Matera che partecipavano ai campionati allievi e giovanissimi. Vado a vedere allenamenti, partite, tiro giù report. E il risultato dell’analisi, alla fine, è stato complesso. Ho trovato ragazzi interessanti, diamanti grezzi, pieni di polvere sui quali si può lavorare bene però. Abbiamo organizzato raduni in tutti i campi chiedendo la presenza dei tecnici locali accanto a me. Curando un dettaglio dell’aspetto tecnico, un movimento, i tecnici hanno potuto capire”.
Un medico specialista chiamato a curare gli acciacchi del calcio lucano, dunque. “Ma lo abbiamo fatto con molta serenità, nonostante la diffidenza iniziale perché una cosa simile non era mai stata fatta prima. Questa nuova metodologia - spiega - e ’impegno della Federazione ha ridato energia al settore, implementando rapporti con le società. E’ stata davvero un’avventura avvincente”.
Che, visto il recente rinnovo della presidenza e del consiglio direttivo che ha riconfermato la nomina di Rinaldi al vertice della Federazione, lascia ben sperare per il futuro del calcio regionale, “una continuità che ci permetterà di lavorare bene. Faremo quadrato per individuare i tecnici da affiancare ai vari team. C’è un calcio sano, dall’ottimo potenziale e la Fgci scommette e investe proprio su questo”.