In 36 pannelli si condensano, tra testi, immagini e video, 150 anni di storia patria osservati da una prospettiva insolita, per così dire “dal basso”. Si rende evidente come la società stessa sia stata capace di rispondere spontaneamente, attraverso l’aggregazione e l’organizzazione, alle proprie esigenze e alle proprie aspirazioni di crescita. Si tratta di un excursus rapido ma intenso, che consacra il valore storico di tante micro-realtà nate spontaneamente nella società e poi decisive per la crescita (economica, sociale e culturale) del Paese: casse rurali, case del popolo, sindacati, associazioni di lavoratori etc. Tante realtà nate dal dinamismo delle tre grandi “anime” culturali che “hanno fatto” il Paese: quella cattolica, quella socialista e quella liberale.
“Punto sorgivo di tale ricchezza - si legge nella presentazione ufficiale della mostra - è una cultura fondata sulla convinzione che ogni singolo uomo valga “più di tutto l’universo” e non sia riducibile ad alcuna organizzazione sociale e politica. Questa concezione di uomo ha dato vita a una grande civiltà ricca di diversità unificanti, alla quale hanno contribuito tutti gli italiani, in diversi modi, con il loro lavoro, le loro millenarie tradizioni, il loro impegno sociale e politico, costruendo un grande Paese”. “Il percorso – spiega Michele Borraccia, responsabile dell’associazione La Scuola di Atene – è la documentazione storica di come ciascuno possa essere davvero protagonista della storia, nel luogo in cui è e nell’ambito di vita in cui si trova a operare. Ciascun uomo può davvero fare storia”.