Lunedì, 25 Settembre 2023

Fondi regionali per la chiesa di S. Antonio a Rotondella

ROTONDELLA - Con un atto di fine anno, su disposizione del Dipartimento Infrastrutture-Opere pubbliche e mobilità, la Giunta regionale ha deliberato la concessione di un contributo di 40.000 euro a favore della Chiesa Parrocchiale S. Antonio di Padova, provenienti dall’applicazione della Legge Regionale n. 7/ 2003 riguardante “interventi su edifici di culto di valore storico, ambientale ed artistico”. 

Il contributo era stato richiesto dal Parroco-reggente della Parrocchia Don Mario Lutrelli, Delegato dell’Ordine Diocesano, per interventi necessari all’eliminazione dei diversi e notevoli danni rilevati al tetto, alle volte ed alle pareti perimetrali del complesso parrocchiale a seguito delle avverse condizioni atmosferiche e che, a seguito della quantificazione complessiva degli interventi preventivati,  ammontava a 171.529 euro.

Soddisfazione è stata espressa da Don Mario Lutrelli e dal sindaco del centro jonico Vincenzo Francomano, i quali hanno manifestato il loro ringraziamento all’assessore regionale Rosa Gentile per il consueto impegno profuso.

Francomano aveva sollecitato, già dall’ottobre del  2010, la Regione Basilicata per un intervento in tal senso, informandone contestualmente lo stesso Vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro don Francesco Nolè.

La Chiesa di S. Antonio da Padova rappresenta per Rotondella, insieme agli altri edifici di culto, un simbolo importante non solo per la comunità locale ma anche per i tanti Rotondellesi trasferitosi altrove nel corso degli ultimi decenni e che mantengono vivo il legame testimoniandolo in modo visibile in occasione dei Festeggiamenti del 12 e 13 giugno.

La Chiesa è stata oggetto negli anni ‘80 di un corposo intervento di recupero che ha interessato soprattutto l’interno ed essa rappresenta la parte sopravvissuta dell’ultimo Monastero, affidato all’Ordine dei Francescani, costruito in Basilicata nella prima metà del ‘600, per volere della famiglia napoletana degli Agnese. Dove un tempo era questo edificio è stata realizzata la Casa canonica mentre, precedentemente, negli anni ’60, l’area venne parzialmente utilizzata per la costruzione di una struttura di pertinenza del plesso scolastico locale.

 

 

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