Domenica, 24 Settembre 2023

Italian Idiot - Le origini viggianesi del leader dei Green Day

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Nell’epoca in cui l’imperversare delle fake news invita a dubitare anche della propria madre, in cui Stallone muore e poi risorge in concomitanza con l’uscita del nuovo film; in cui diventa si ammette che anche l’asino possa volare, Billie Armstrong, frontman dei Green Day, dichiara di essere di Viggiano. Con tanto di certificato di nascita esibito su Instagram.  

“Mamma, ho origini italiane: anche se non so bene se di Palermo o di Potenza”. Suona più o meno così la dichiarazione shock del cantante di “American Idiot”, di “Warning” di “Basket Case”.

E che poi sia Potenza o Palermo, queste, tutto sommato, sono quisquilie: Billie si sente italiano.

Rewind: riavvolgiamo il nastro. La storia - si diceva - inizia su Instagram. Era la mattina del 9 febbraio quando Billie postava sul social il necrologio del suo avo italiano: il ricordo - su un quotidiano locale - di Pietro Marsicano. Originario di Viggiano, morto a 73 anni e domiciliato al 2234 della Quinta Strada di West Berkeley (California), a circa diecimila chilometri (in linea d’aria) da Viggiano.

“Ho trovato il necrologio del mio great great grandfather”, commenta Billie.

“Great great grandfather”, praticamente il trisavolo. “Trisavolo”, ovvero il “padre del “bisnonno”, a sua volta padre del nonno, già padre del proprio padre. Così si arriva a Billie. Ma soprattutto, scansando tutti questi rami, oceani e nonni, è così che Billie arriva a Viggiano. E lo ufficializza, con opportune prove, ai suoi 1,7 milioni di follower, facendo così “battere” sessantamila “cuoricini”.

“Peter, also known as Pietro, nacque tra il 1831 ed il 1835 a Palermo o Potenza”, precisa il frontman dei Green Day. (“Palermo o Potenza” - non per essere pedanti, Billie - in comune hanno solo l’iniziale).

Billie Armstrong, il solo in grado di far cantare pure le carte, divulga così su Instagram il certificato di battesimo dell’avo, Pietro Marsicano, avvenuto nella parrocchia di San Pietro e Paolo, a  Viggiano, il 17 agosto 1831.

L’atto storico, redatto tra macchina da scrivere e nero pennino, è affiancato dal grido d’aiuto del cantante dei Green Day: “Qualcuno può tradurmelo? Questi penso siano i certificati di nascita dei miei avi”. Emblematico l’hashtag che segue “#FuckGoogleTranslate”.

Risultato? Sessantamiladuecentoquindici consensi. Sessantamila - presumibilmente - potenziali italiani in brodo di giuggiole per averle anche "solo" dichiarate, le origini viggianesi. Sessantamila potenziali italiani già pronti ad accogliere Billie a Ciampino. E ancora nemmeno uno straccio di traduzione.

I commenti no, quelli invece si sono sprecati: da “Adesso ti amo anche di più” ad "Anch’io ho parenti di Viggiano”.

 

Caro Billie, stando così le cose, hai ragione a non voler essere un “American idiot”: del resto, da qualche giorno, sei italiano anche tu.

E che tu voglia sentirti idiota o meno, anche solo per solidarietà, beh… questa poi è una tua scelta.

 

VIDEO - Green Day - "American Idiot" 

alba gallo

 

Read 1699 times Last modified on Mercoledì, 21 Febbraio 2018 10:05
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