In tutti i paesi a forte incremento demografico, tutti gli spazi utili sono utilizzati per costruire case o baracche: questo vale ancor di più per la Thailandia.
Questo magico e meraviglioso paese dalle straordinarie bellezze naturali ed umane (vi sono tra le ragazze più affascinanti del mondo), vive quotidianamente un processo di impoverimento territoriale a vantaggio della crescita, a volte incontrollata e quasi sempre disordinata, di quartieri più o meno legali molti dei quali sono veri e propri slums o baraccopoli.
In quei quartieri sovraffollati e ad alto rischio di devianza (traffico d’armi, spaccio, prostituzione maschile e femminile, etc.) sarebbe utilissimo creare dei luoghi d’incontro e di socializzazione pensati per far crescere in salute fisica e mentale tantissimi bambini e ragazzi che non hanno praticamente niente: ma non è semplice.
Infatti, soprattutto nei quartieri venuti su come funghi dal nulla, tutto lo spazio utile o quasi è stato utilizzato e rimangono disponibili solo alcune piccole porzioni di terreno delle forme più strampalate.
Per dare un senso a queste aree inutilizzate, per creare un luogo in cui i più giovani potessero trovare un loro spazio dedicato, l’AP Thailand, una società di costruzioni, ha pensato di inventarsi dei ‘campi da calcio non convenzionali’.
La cosa è presto detta: normalmente un campo da calcio è di forma rettangolare; ma se questa forma, in un intero quartiere, non si trova, perché non crearne uno di forma diversa ma con una superficie ed una divisione degli spazi di gioco simili a quelli dei campi ufficiali?
In questo modo sono nati campi di calcio a forma di ‘L’, a forma di ‘Z’, a forma di ‘U’ e c’è la speranza di crearne molti altri di forme ancora diverse.
Questo permette a tutti gli spazi di essere intelligentemente utilizzati, a tanti bambini e ragazzi di giocare in maniera sana e divertente, e a delle città che sarebbero apparse diversamente come alveari umani di avere un aspetto più normale.
E se, per segnare, bisogna svoltare l’angolo, chi se ne importa!