Che l’Uomo abbia la capacità e spesso anche la volontà di distruggere il pianeta è cosa risaputa da molto tempo, ormai: ma, a volte, questa distruttività che ci caratterizza è davvero insopportabile. Si è giustificata la deforestazione per l’ampliamento delle aree coltivabili, si è accettato, per troppo tempo, l’inquinamento di fiumi, laghi e mari per sostenere lo sviluppo dell’industria e del benessere ad essa collegato, si è persino accettato il ricatto ‘lavoro in cambio di morte’ sul cui altare sono state sacrificate centinaia di migliaia di vite innocenti. Ma quello che avviene in Africa oggi è davvero disgustoso e fuori da ogni possibile logica, anche di profitto. Ad una media di 96 capi al giorno, infatti, gli elefanti africani fanno le spese di un traffico assurdo di avorio, che non ha nessuna utilità pratica, non sviluppa nessuna economia ufficiale o sommersa, ma diletta, invece, gli occhi di molti, troppi estimatori di soprammobili del Lontano Oriente.
Un tempo, forse, l’avidità dei bracconieri poteva far comprendere il fenomeno: d’altronde un chilo di avorio arrivava a costare oltre i 2000 dollari.
Ma oggi, che il prezzo è crollato a 1110 dollari, quella per l’avorio è diventata solo un’altra forma perversa di autodistruzione e di macelleria ecologica.
Tra le altre cose, i compratori d’avorio thailandesi, vietnamiti e cinesi non si rendono conto di finanziare, e riccamente, importanti, radicati e pericolosi gruppi terroristici attraverso l’acquisto della preziosa sostanza: Al-Shabaad, Janjaweed ed il Lord’s Resistance Army si finanziano proprio mediante il contrabbando di avorio.
Noi europei, lontani, protetti, sempre in qualche modo padroni del mondo, non ce ne rendiamo conto: ma entro cinquant’anni al massimo, a questo ritmo, secondo il rapporto del WWF ‘Crime Wildlife Scorecard’ del 2012, gli elefanti praticamente saranno scomparsi.
E con loro un pezzo importante della nostra purezza di Uomini e di Abitanti del Pianeta.
La fine degli elefanti: il contrabbando di avorio in Africa Featured
Ad una media di 96 capi al giorno, infatti, gli elefanti africani fanno le spese di un traffico assurdo di avorio, che non ha nessuna utilità pratica