POLICORO. Pronto il ricorso che è stato depositato nei giorni scorsi al tribunale del Riesame dall'avvocato Filippo Vinci; torna dunque ad occupare le cronache, locali e nazionali, l'uso del marchio Candonga. Nei giorni scorsi, infatti, la Guardia di Finanza di Policoro ha dato notizia di un sequestro operato nei confronti di un'azienda operante nel Metapontino. Secondo gli investigatori che hanno condotto l'operazione avrebbe utilizzato indebitamente il marchio, da qui il sequestro di oltre 105mila cestini e più di 1261 fascette. Come riportato nella nota "i cestini di fragole contenuti nelle cassette rinvenute erano provvisti di una fascetta recante il marchio “CANDONGA DI BASILICATA®”. E, ancora: "Gli immediati accertamenti esperiti presso la società titolare del marchio confermavano che l’azienda agricola oggetto del controllo non era stata autorizzata a riprodurre ed utilizzare il marchio in questione. Pertanto, i finanzieri procedevano alla perquisizione dei locali aziendali, rinvenendo ulteriori imballaggi, ancora vuoti, anch’essi muniti di fascette col marchio contraffatto". L'azienda che ha subito il provvedimento ha adito le vie legali, ad istruire il ricorso l'avvocato Filippo Vinci che sentito telefonicamente non ha voluto rilasciare dichiarazioni sul merito della questione. Lo scorso anno, per una vicenda a tratti analoga (ma non identica), un'altra azienda ottenne l'annullamento del provvedimento, in quel caso a patrocinare la causa, fu lo stesso l'avvocato Filippo Vinci di Policoro. Dunque, la decisione è rimessa nuovamente all'autoritá giudiziaria che dovrá pronunciarsi a giorni.
Sequestro Candonga, finisce di nuovo a carte bollate Featured
Il ricorso contro il sequestro è stato depositato dal legale, Filippo Vinci, che sentito telefonicamente ha risposto "No comment"
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