Volevano “prendere in mano” l’Ente irrigazione di Puglia, Lucania e Irpinia (Eipli) – che ha competenza su oltre tre milioni di ettari di territorio, in tre regioni – alcune delle undici persone arrestate nelle ultime 48 ore dalla Polizia nell’ambito di un’inchiesta sulla spartizione di bandi di gara dello stesso Eipli condotta dalla Procura della Repubblica di Potenza. In carcere, perché sospettati, sono finiti Giuliano Antonio Cerverizzo e Gaetano Di Noia; agli arresti domiciliari si trovano Fabio Guarino, Gerardo Palazzo, Giuseppe Chiodetti, Graziano Cosentino, Antonio Bisceglia, Gianfranco Albergo, Fabrizio Cerverizzo e Antonio Albano. La Polizia ha eseguito anche perquisizioni in Basilicata, Emilia-Romagna e Puglia. Il tentativo di “mettere le mani” sull’Ente irrigazione “e gestire a proprio piacimento le intere procedure di gara e concorsuali” sarebbe stato fatto, secondo gli investigatori, attraverso contatti con uomini politici locali e nazionali (avevano cercato di avvicinare e di coinvolgere nel “progetto”, tra gli altri, Roberto Speranza, Massimo D’Alema, Raffaele Fitto e Vincenzo Taddei – con un “alacre lavoro di pressione”, scrive nell’ordinanza il gip, Luigi Spina), ma la Procura ha precisato che il “proposito illecito non ha avuto per nulla l’esito desiderato” dagli indagati e che “nessun profilo penale appare imputabile ai soggetti politici che potrebbero aver ricevuto le istanze”. L’inchiesta – condotta dalla squadra mobile di Potenza e in cui sono indagate in totale 17 persone – ha scoperto “un sistema sofisticato ed illegale” per condizionare i risultati di gare di appalti per oltre cinque milioni di euro per interventi sulle dighe e gli impianti tecnologici al servizio di tre invasi della Basilicata (le dighe di Monte Cotugno di Senise, del Pertusillo e del Camastra). Il gip che ha ordinato gli arresti su richiesta della della Procura, ha disposto anche il sequestro preventivo di 62 mila euro a carico di un funzionario dell’Eipli, che aveva ricevuto somme indebite e benefit. [ansa]