Si sono riuniti ieri mattina, presso il villaggio “Oasi d’Oriente” di Policoro, i rappresentanti degli stabilimenti balneari della Basilicata con l’intento di costituire un’associazione che vede per la prima volta insieme tutti gli operatori del settore.
I proprietari dei lidi dei comuni costieri di Scanzano J.co, Policoro, Pisticci, Metaponto e Maratea, presenti all’incontro, hanno costituito un organo direttivo provvisorio per la coordinazione delle attività future. Mancavano all’appello solo i rappresentanti del Comune di Nova Siri, che saranno contattati all’atto della costituzione ufficiale dell’associazione, che è aperta a tutti gli altri operatori che non sono potuti essere presenti all’iniziativa perché l'obiettivo è quello di avere la totalità degli imprenditori turistici presenti nel territorio lucano, sia della costa jonica che di quella tirrenica.
"La creazione di questa associazione – ha spiegato l’avvocato Salvatore Lorusso, presidente di “Policoro Turistica - è un passo decisamente importante ed essenziale perché credo che agli operatori manchi un’interlocuzione con i rappresentanti regionali. Questo organismo – continua Lorusso – può favorire la risoluzione di tante problematiche che interessano alla stessa Regione ed è nato dall’esigenza di tutti i presidenti delle associazioni dei singoli territori che hanno sentito la necessità di mettersi insieme”.
Presente anche l’operatore turistico di Scanzano J.co Giuseppe Ferrara, rappresentante di “Confindustria Giovani Imprenditori”, che ha salutato con entusiasmo questa iniziativa. “È stata una giornata di aggregazione importante per tutti i balneari della Regione Basilicata e credo che avere una singola voce su alcune problematiche possa portare un progresso del settore. Gli obiettivi di questa associazione - continua Ferrara - sono prima di tutto unire la categoria dei balneari lucani, sia della sponda tirrenica che di quella del Metapontino, per affrontare insieme le problematiche e quindi trovare le soluzioni utili allo sviluppo del settore. A mio avviso - conclude - il tema più importante da affrontare è relativo alla Direttiva Bolkestein, che potrebbe portare all’asta tutte le particelle del demanio marittimo entro il 2020. Noi ci opporremo a questa direttiva e cercheremo con un’unica voce di portare anche in Regione e in tutti gli organismi competenti il nostro dissenso”.