I volontari hanno lavorato instancabilmente per giorni per organizzare l’evento che ha sortito un buon successo e visto una grande partecipazione. Buono l’incasso da devolvere in beneficenza. Tra le varie persone colpite dal sisma che hanno visto crollare la propria casa, costruita con i sacrifici di una vita, anche cittadini originari di Valsinni, ai quali è andato il pensiero e l’affetto in modo particolare. Quando si vive una strage come quella che ha colpito il nostro paese, non si può rimanere fermi ma bisogna agire e lavorare, con l’aiuto e la collaborazione di tutti si può fare tanto.
Alcuni lucani appartenenti all’associazione della Protezione civile hanno portato il loro contributo personalmente, altri hanno fatto sentire il loro calore mediante manifestazioni di raccolta fondi. A lavorare per la buona riuscita della sagra di domenica scorsa, tutte le associazioni presenti sul territorio valsinnese: “Crescere insieme” capofila e organizzatrice, la protezione civile gruppo comunale di Valsinni e Colobraro, che ha messo in scena una esercitazione per far vedere come si spegne un incendio, il gruppo alpinisti, che ha inscenato manovre di salvataggio, la Pro Loco Valsinni, che ha messo a disposizione i locali, Donne in Cammino, Aido, Avis, Masci gruppo Scout, Apif associazione sportiva, Associazione Softair 1- battaglione Monte Coppolo, Borgo Vivo, i circoli politici, i ristoranti e le attività commerciali locali.
Un importante contributo alla buona riuscita della manifestazione è arrivato anche dalla comunità parrocchiale e dal parroco don Giuseppe Labanca che per l’occasione ha celebrato una messa solenne in suffragio delle vittime e dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Celano. Le associazioni hanno aderito alla proposta lanciata dall’UNPLI (Unione Nazionale Pro-Loco Italiane) “Un’amatriciana per Amatrice”. E’ stato commovente vedere tanta gente, da professionisti a ragazzi, grembiuli allacciati per servire e cucinare l’amatriciana e dare così calore e sostegno alle popolazioni bisognose e in difficoltà, perché questa tragedia non ha colpito solo il centro del nostro Paese ma l’Italia intera.