Eppure da molti anni, ad esempio, sappiamo che l’informatica parla lo slang di Los Angeles o si esprime negli ideogrammi del Sol Levante, per non parlare di come tante scoperte teoriche e pratiche in campo tecnico o economico siano fatte da studiosi del Sud del Mondo.
Magari in qualche cosa ci credevamo ancora irraggiungibili: ad esempio nella moda.
Quando si parla di moda si pensa a marchi storici italiani come Valentino, Ferrè, Armani, Benetton o si guarda con rispetto e riverenza alle grandi maison francesi storiche. Eppure, anche in quello, noi dobbiamo capire che stilisti inaspettati hanno mostrato al mondo intero che anche sotto altri cieli, che non siano quelli di Berlino, di Milano, di Londra o di Parigi possono vivere e lavorare artisti e geni della Haute Couture.
E’ il caso di Guo Pei, giovane stilista cinese (è del 1967), che, dopo aver vestito praticamente tutte le celebrità del suo paese, è diventata la principale fornitrice di abiti esclusivi niente po’ po’ di meno che di Rihanna.
Grande estimatrice della seta e dei ricami, ha vestito la soprano cinese Song Zuying nel suo duetto on Domingo all’apertura dei giochi olimpici di Pechino.
Per non farsi mancare nulla, poi, un suo abito straordinario ricamato in oro e dal costo inestimabile, è persino esposto al Metropolitan Museum of Art di New York.
Quando si dice che la Cina è vicina!