L’agricampeggio è una struttura fortemente sollecitata dai camperisti per prolungare il soggiorno nelle nostre zone attraverso escursioni per conoscere il nostro patrimonio rurale. Anche in questi mesi estivi i camperisti italiani e stranieri che, alle tradizionali vacanze stanziali, preferiscono il campeggio itinerante, in molti casi hanno scelto di fermarsi uno o più giorni anche negli agriturismi. Il camperista, infatti, predilige spostarsi tra mare, montagna e città d’arte con soste per degustare ed apprezzare la cucina tipica degli agriturismi e rifornire la “cambusa” del proprio mezzo con prelibatezze acquistate nelle aziende agricole. Gli agriturismi associati a Turismo Verde hanno da tempo compreso che anche il camperista è un buongustaio in vacanza che, pur potendo cucinare sul suo mezzo, sempre più spesso preferisce fare un’esperienza enogastronomica diversa, affidandosi alle proposte della cucina locale e tradizionale dell’azienda agricola. Particolari convenzioni vengono spesso proposte per chi sceglie questo tipo di soluzione.
Turismo Verde ribadisce l’impegno a procedere a strumenti di cooperazione con la federazione dei camperisti con manifestazioni ed appuntamenti periodici facendo diventare l’agriturismo soggetto principale del turismo rurale a 360 gradi e per tutti i target turistici.
Il turismo all’aria aperta – si sottolinea nella nota - può rappresentare una nuova occasione per accrescere gli ospiti delle aziende agrituristiche ed in generale i fruitori del turismo rurale contribuendo a sviluppare la multifunzionalità delle attività degli agricoltori alla ricerca di forme di integrazione di un reddito che per effetto della crisi e dei costi di produzione si assottiglia sempre più. Una risposta moderna all’agriturista “tipo”: età media compresa tra i 30 e i 45 anni, ama la natura e ha a cuore le tematiche ambientali e sociali, ma è anche un buongustaio con una propensione forte verso il biologico. Più in generale, secondo una recente indagine della Cia, la scelta di fare le vacanze in agriturismo è dettata principalmente dal desiderio di stare a contatto con la natura (48 per cento), di riposarsi in assoluto relax e tranquillità (23 per cento), di gustare la cucina tradizionale e le specialità enogastronomiche locali (19 per cento), di avere vicino luoghi che hanno attrattive culturali o religiose (10 per cento). In più, dall’indagine viene fuori che la scelta agrituristica ha un altro dei suoi punti di forza nell’accoglienza “familiare” dell’azienda, che è preferita al rapporto impersonale tipico degli alberghi. Altri elementi caratteristici: genuinità e salubrità, rispetto ad altre tipologie di viaggio, il camper offre la possibilità di essere molto più a contatto con la natura; qualità\prezzo: complice la crisi e la sempre minore disponibilità dei turisti a spendere, si continuano a cercare strade alternative alla via del risparmio, senza rinunciare alle vacanze.