Dell'avvincente spettacolo hanno sicuramente beneficiato i milioni di italiani appassionati di calcio che hanno seguito le partite in televisione, ma soprattutto i tanti tifosi che hanno accompagnato la propria squadra nei match casalinghi e in trasferta. Pur dovendo confrontarsi con la forte concorrenza della pay-per-view, quest'anno gli stadi sono stati spesso gremiti, facendo rilevare una costante presenza di tifosi ospiti.
Il turismo calcistico è infatti ancora uno dei business più importanti connessi al mondo del pallone. Le partite di campionato costituiscono un'importante fonte di guadagno per le economie locali e in particolare per i settori alberghiero, gastronomico e dei trasporti.
Ma qual è il reale impatto economico della Serie A italiana su questi settori? Il motore di ricerca di viaggio GoEuro ha provato a rispondere a questa domanda attraverso un'accurata ricerca sugli incassi della massima serie. Secondo lo studio, gli introiti generati dalle partite di campionato per le città ospitanti e le zone circostanti ammonta a circa 263 milioni di euro. Una cifra di tutto rispetto che tuttavia è di gran lunga inferiore a quelle relative ad altri paesi europei. In questo senso, la Premier League inglese, con i suoi 565 milioni di euro, si conferma il campionato più ricco d'Europa, seguito dalla Bundesliga tedesca (301 milioni) e dalla Liga spagnola (290 milioni). In questa speciale graduatoria la Serie A si piazza al quarto posto, un gradino sopra alla Ligue 1 francese (238 milioni).
Per quanto riguarda invece la classifica delle città italiane in cui il calcio ha un impatto economico maggiore sul turismo, Milano (45 milioni) occupa la prima posizione, mentre Roma (39 milioni) ottiene il secondo posto e Torino (30 milioni) si piazza al terzo gradino del podio. I centri urbani che incassano meno sono Empoli (4,6 milioni), Carpi (4,5 milioni) e Frosinone (3,6 milioni).