La voce è di Isabella Tortoriello, in arte Isa, mentre il testo è di Franco Pantalena: entrambi sono diplomati presso il Cet di Mogol. Le musiche sono di Giuseppe Cirone, con gli arrangiamenti di Antonio Mattia Vazza, mentre il mixing è curato dalla Zork Digital Planet (che ha curato anche riprese aeree, riprese e montaggio). Daniele Chiariello –regista del film Zio Angelo e i Tempi Moderni- ha curato la fotografia e il montaggio. Una musica eccezionale che si compone ancora con Giovanni Grieco alla chitarra, Antonio Mattia Vazza al basso e Antonello Ruggiero alla batteria. Art director Christian Giordano, con la comunicazione curata da Claudio Buono. Tra le tante importanti collaborazioni quelle di Giuseppe Pitta, Gerardo Pitta, Vito Onorati, Umberto Aniceto, Rebecca Pascale e Marica Melone. E’ stato registrato presso gli studi Tea Production e Zork Digital Planet a Vietri e Buccino. Nel video ci sono anche le immagini di Emanuele Giannini e Fabio Cocchia, oltre alle riprese aeree di Pierangelo Bart e Raffaele Pace.
Il videoclip dell’inno raffigura la Basilicata, mettendone in risalto le bellezze paesaggistiche ed architettoniche. L'intero apparato d'immagini richiamano e ribadiscono la tematica naturalistica e culturale. La risultante è un compendio di elementi fisici e metafisici culminanti in spazi aperti e tendenti all'infinito. Il progetto filmico, in sintesi, prendendo le mosse dagli elementi primordiali della natura (fuoco, aria, acqua, terra) cristallizza le origini ataviche e ancestrali fino a farle assurgere a ruolo di fondamenta per la costruzione del futuro della Basilicata stessa.