Quella che due anni fa, a Dozza di Bologna, era stata battezzata da alcuni giornali come ‘la notte degli Oscar dell’ortofrutta italiana’, oggi riceve definizioni altrettanto prestigiose come ‘la Cernobbio dell’ortofrutta italiana’. Tra questi due concetti, in effetti, c’è lo spirito della nostra iniziativa, a metà tra momento esclusivo di contatti e di riconoscimento per il settore e pausa di riflessione e approfondimento, alla vigilia di un anno nuovo di sfide e di impegni, a pochi giorni dal cruciale appuntamento internazionale della Fruit Logistica di Berlino. La battuta ‘ci vediamo a Fruit Logistica’, che con semplicità esprime l’importanza di Berlino per gli imprenditori italiani che tanto spesso vanno fino a Berlino per parlare tra loro (e incontrare fornitori e clienti internazionali), oggi può essere in parte sostituita da ‘ci vediamo ai Protagonisti’, a Matera e l’anno prossimo a Taormina e l’anno dopo ancora in qualche altra location italiana tra le più suggestive e legate a quello straordinario patrimonio di risorse e di imprenditorialità che è l’ortofrutta italiana. Quindi Matera non solo come contributo celebrativo ma come momento aggregante alla vigilia di Berlino.
Nel 2015 ancora una volta la scelta dei Protagonisti - tesa più che in passato a scoprire e valorizzare alcune eccellenze del Sud ma anche alcune grandi tendenze come ilbiologico - è stata affascinante e, alla vigilia di Matera, come non mai è stata combattuta e avvincente la scelta tra loro del protagonista tra i protagonisti al quale la notte del 22 gennaio viene attribuito il premio Ortofrutta d’Italia - L’Oscar della frutta 2016.
Tra gli 11 protagonisti che ricordiamo sono Nello Alba (Oranfrizer, Sicilia), Domenico Basile (Napitina, Calabria), Pietro Calabrese (Colledoro, Sicilia), Giuliano Canella (Supermercati Alì, Veneto), Bruno Francescon (OP Francescon, Lombardia), Tom Fusato (Brio, Veneto), Nicola Giuliano (Giuliano Srl, Puglia), Franco Mattozzi (Funghidea, Lazio), Giancarlo Minguzzi (Minguzzi SpA, Emilia Romagna), Augusto Giuseppe Pianesani (Ilpa-Ilip, Emilia Romagna) e Christian Pohl (Bio Valvenosta, Alto Adige) la giuria ha fatto alcune nomination che sono state in piedi fino all’ultimo. Per chi conosce il settore e i suoi personaggi non sarà difficile capire quanto imbarazzante e difficile sia stato lasciare fuori prima dalla terna e poi dal premio imprenditori di primissimo piano a livello nazionale e personaggi magari un po’ minori ma che hanno dato un contributo significativo e innovativo nell’ambito della loro area di impegno.
Accanto a ciò abbiamo sentito forte come non mai l’esigenza di dare al settore un momento di riflessione vera. Un impegno che non si esaurisce a Matera ma che nasce e parte da Matera. Parliamoci chiaro. Quando si affrontano i temi dell’Italia ortofrutticola e si vuole uscire dalla banalità o, peggio, dall’inganno, si devono innanzitutto affrontare i nodi del Sud perché è lì che si concentra il grosso della produzione ed è lì che l’Italia ha perso terreno, nei decenni passati, sui mercati internazionali ed europei in particolare a partire dalla Germania. E’ per le difficoltà del Sud che il nostro Paese pur producendo quanto e magari più della Spagna esporta tre volte di meno ed importa dalla stessa Spagna una valanga di prodotti mediterranei tipici del nostro Mezzogiorno sui quali il nostro Mezzogiorno non riesce a organizzare la produzione, la logistica, la distribuzione. Cambiare questa situazione, per noi, è la vera sfida. Andare a Berlino per il nostro Sud ha un significato ma avrebbe un significato maggiore e sarebbe decisamente più remunerativo se prima di andare a Berlino si mettessero in ordine le cose a casa propria. Questa è la sfida: dare concretezza a un modello di sviluppo che porti il Mezzogiorno a diventare la California dell’Italia e magari dell’Europa. Alcuni imprenditori del Sud sono già e da tempo su questa strada, come il primo dei vincitori dell’Oscar della Frutta, Pietro Paolo Ciardiello, come Giuseppe Calcagni, che come Ciardiello sarà a Matera e segue dall’inizio con attenzione questa nostra iniziativa, come tanti imprenditori di prim’ordine in lizza negli anni passati e quest'anno. Noi li premiamo per creare spirito di emulazione. E da quest’anno vorremmo offrire loro strumenti di valutazione precisi e seri con il progetto ‘L’Italia riparte dal Sud’.
Un particolare grazie, da parte della direzione e della redazione del Corriere Ortofrutticolo, per il contributo dato all'organizzazione dell’evento di Matera e alla riflessione che l’ha preceduto, andrebbe a molte persone ma vogliamo qui ricordare almeno Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta, e il partner territoriale Asso Fruit Italia. Senza l’impegno di quest’ultimo ritrovarci a Matera non sarebbe stato possibile.
Antonio Felice (nella foto), Corriere Ortofrutticolo