Ad incontrarlo per la strada o in un negozio, tra il 1975 e il 1981, appariva un giovane timido, riservato, sorridente ed anche piuttosto elegante e raffinato: nessuno mai avrebbe pensato allora che avrebbe finito per avere al suo attivo tredici omicidi e sette aggressioni.
Di famiglia cattolica e lavoratrice, Peter aveva cominciato a lavorare presto, aveva fatto vita sociale e si era persino sposato nel 1974: poi qualche cosa si era rotta dentro di lui.
Dal 30 ottobre del 1975 aveva cominciato la sua carriera da serial killer e solo il caso volle che, dopo sei anni di indagini e 150 poliziotti dediti alla sua ricerca, egli venisse catturato.
Sutcliffe non è stato soltanto un mostro: egli ha cambiato per sempre la percezione della vita e degli altri di tutti gli abitanti dello Yorkshire che per anni hanno sospettato chi il vicino, chi il collega, chi addirittura il fratello o il padre, di aver insanguinato la loro regione.
Nel 2010 una sentenza definitiva ha deciso che Sutcliffe non potrà più uscire dall’ospedale in cui viene incarcerato e curato e che non potrà più proporre appello.
Un bel sollievo per lo Yorkshire e per il mondo intero che può dormire un po’ più tranquillo.
Raffaele Pinto