Il progetto di Ambrogio Sparagna, accompagnato dall’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica, ha trasformato in musica le parole del poeta romano per celebrare i vizi e le virtù degli animali della tradizione contadina della campagna romana. Questo tipo di racconto sugli animali era tipico della tradizione italiana del passato e avveniva soprattutto attraverso le danze carnascialesche, i rituali propiziatori di primavera e durante le feste contadine. L’inedita mostra fotografica allestita per questo evento mostra, invece, che queste tradizioni zoomorfe sono ancora vive in Basilicata.
“… Venivano a grandi salti, e urlavano come animali inferociti, esaltandosi delle loro stesse grida. Erano le maschere contadine. Portavano in mano delle pelli di pecora secche arrotolate come bastoni, e le brandivano minacciosi, e battevano con esse sulla schiena e sul capo tutti quelli che non si scansavano in tempo…”
CARLO LEVI - Cristo si è fermato ad Eboli
Marianna Zito