Atti osceni in luogo privato, l’ultimo libro di Marco Missiroli, è un’opera artisticamente densa ed emotivamente coinvolgente, una di quelle rare storie in grado di catturare il lettore dall’inizio alla fine.
In circa duecentocinquanta pagine Libero ci traghetta in un viaggio alla scoperta di se stesso rendendoci partecipi dei suoi pensieri e delle sue emozioni; ci racconterà del rapporto con il padre, colonna portante della sua adolescenza e dell’amore platonico provato verso la bibliotecaria Marie, relazione, quella tra i due, solo mentale e che non trascenderà mai nella futilità del fisico. Con sincerità e dovizia di dettagli Libero Marcel ci narrerà della sua maturazione sentimentale e sessuale e di quel percorso che lo porterà da Lunette, la ragazza che con la sua prorompente “negritudine” lo ha privato del suo sguardo innocente, ad Anna, la donna che per Libero rappresenterà la consapevolezza e l’amore vero e incondizionato.
“Non ero più vulnerabile per me stesso ero fragile per noi. Passavo dalla prima persona singolare alla prima persona plurale. Il sentimento per lei custodiva i miei atti osceni”, ammetterà a se stesso Libero, quando, alle prese con una situazione ben al di là della sua portata, si renderà conto che, i sentimenti verso un’altra persona, possono essere un’arma a doppio taglio al punto tale da poterlo portare all’autodistruzione.
Una ricerca, quella del protagonista, che non ha mai fine e che tiene fede alle aspettative dei lettori più attenti che nel cognome Marcel ravvisano un chiaro riferimento all’autore de Alla ricerca del tempo perduto.
Una storia non solo personale ma soprattutto universale quella di Libero nella quale è facile, per ognuno di noi, potersi identificare, e che pare quasi essere sospesa nel tempo e nello spazio.
Libro scritto in ventuno giorni ma meditato per due anni, Atti osceni in luogo privato, è senza dubbio una delle novità editoriali più interessanti dell’anno, un’opera che, a prescindere dalle evidenze, racchiude in sé un grandissimo pregio: la capacità di indurre il lettore alla riscoperta di se stesso.
Valentina Nesi