Filodèmia è innanzitutto un luogo immaginario e simbolico, calato però in un contesto geografico e storico reale, tra Suriname e Guyana Inglese, in Sudamerica. In Filodèmia tira il vento del cambiamento ma all'orizzonte si addensano nuvole che minacciano tempesta. Con tutte le licenze di un'opera di fantasia, avviene qualcosa di simile ai cosiddetti fenomeni "antipolitici" degli ultimi anni.
2. Tre parole chiave per descriverci la trama.
Concedimene qualcuna in più. Facciamo tre locuzioni: un Paese libero ma in crisi di partecipazione democratica dove non tutto è come sembra, due giovani inesperti ma curiosi, un uomo deluso dalla vita ma ancora capace di trasmettere la sua memoria storica.
3. A Filodèmia non esistono giornali: le notizie si apprendono solo mediante i social. Croce e delizia del terzo millennio, ricettacolo di imbecilli e di un pluralismo di informazioni qualunquiste, distorte e prive di autorevolezza per Umberto Eco. Quanto è vero l’Eco-pensiero e quanto, al contrario, i Social potrebbero, invece, fungere da 'pulce nell'orecchio' del Sistema”?
Eco ha senz'altro ragione nell'evidenziare che i social danno voce pubblica anche a soggetti che in altri tempi non l'avrebbero avuta e che spesso sono privi dei mezzi culturali minimi per alimentare una discussione sensata e fondata sui fatti. Ecco, ciò che i social non garantiscono è l'attendibilità delle fonti. Non che gli organi di stampa ufficiali siano del tutto immuni da questo problema, sia chiaro. C'è poi l'altra faccia della medaglia: sui social trovano spazio anche notizie censurate o ignorate dal sistema dell'Informazione che diversamente non arriverebbero mai al grande pubblico.
4. Quanto di Filodèmia c'è in Italia o – se preferisci - in Italia siamo davvero liberi di dire tutto quel che vogliamo?
In Italia c'è tanto di Filodèmia e viceversa, nel senso che ho attribuito a questo Paese immaginario molte delle caratteristiche sociali e culturali del nostro. La libertà di espressione in Italia è, almeno formalmente, quasi sempre rispettata. Nella sostanza però c'è un sistema dei mass-media che tende a silenziare o a rendere innocue le voci fuori dal coro strumentalizzandole, isolandole o ignorandole. Il vero problema dell'Informazione in Italia mi sembra sia la lottizzazione politica (o per gruppi di interesse e di potere) che riguarda da sempre tutti i media con pochissime eccezioni e uniforma le visioni relegando il dissenso in un angolino.
5. A Filodèmia, baumanianamente, la democrazia è liquida. Cioè?
In "Filodèmia" ho tradotto i dettami baumaniani in un sistema socio-politico, immaginando un Paese dove non esistono più i Partiti (né altri corpi intermedi) e i cittadini eleggono altri cittadini, tornando ad una democrazia diretta e non rappresentativa che si serve della Rete come mezzo di partecipazione politica. Non solo: anche l'Informazione è liquida, per cui non esistono mass-media istituzionali e accreditati quali i giornali o le TV (che fanno solo intrattenimento) ma è la Rete, gestita autonomamente dai suoi stessi utenti, a veicolare notizie e opinioni.
6. Il tuo racconto sa di Manzoni e Dan Brown. È avventura, saggio e romanzo storico. Cos’è in realtà “Filodèmia” e da dove nasce l’ispirazione?
È il bello delle opere narrative e letterarie in generale: ognuno può cogliervi i riferimenti più disparati. Non voglio quindi togliere ai lettori il gusto di questa scoperta. Posso dire invece che l'idea alla base del romanzo nasce nel dicembre del 2013, poco dopo le elezioni politiche. Fui colpito dal clamoroso risultato del Movimento 5 Stelle, soggetto politico nuovo e ispirato da alcuni principi della democrazia liquida che per poco non vinse le elezioni. Ho scelto la forma narrativa, con un taglio tra thriller e romanzo di avventura, innanzitutto per divertimento, per rendere la storia il più universale possibile e conquistare il lettore con una trama avvincente e gradevole. Spero di esserci riuscito.
Filodèmia è disponibile anche su Ibs, Amazon e sul sito della casa editrice Eretica Edizioni . ISSUU
ALBA GALLO