Sulla costa metapontina è arrivato l’atteso special guest Abel Ferrara, regista, attore e sceneggiatore americano di origini italiane, pungente, affascinante e controverso, ascoltarlo è un po’ come guardare dentro ai suoi film che ammaliano ma allo stesso tempo dividono (e viceversa). L’incontro con Abel Ferrara ha illuminato gli sguardi dei giovani cineasti che hanno partecipato alla masterclass, tenuta a Nova Siri, in cui il regista ha proposto i suoi modelli di formazione per regista. “E’ grandioso- ha esordito Ferrara- il fatto che gente di tutto il mondo si incontri qui per fare film, questa è la mia prima volta a CinemadaMare e sono rimasto piacevolmente sorpreso dal festival e dalla città, l'incontro di persone che provengono da tutto il mondo rappresenta una piattaforma di scambio di idee, perché si viene qui per mostrare i film e guardare quelli degli altri e questa è la bellezza: ogni festival permette di ampliare gli orizzonti e superare le nostre paure".
A dare il benvenuto a Ferrara durante la conferenza stampa di presentazione indetta dal direttore di CinemadaMare, Franco Rina, il sindaco di Nova Siri, Eugenio Lucio Stigliano e l’on. Cosimo Latronico che ha sottolineato come il festival sia “un’opera di internazionalizzazione che mette un tassello importante a Matera 2019”.
Matera. C’è anche lei nelle parole e nei film di Ferrara così come ci sono “Pasolini” e “Mary”, il grande maestro e quel viaggio spirituale nei luoghi del Vangelo. C’è la potenza del linguaggio cinematografico che “è universale- dice Abel- che vive aldilà delle lingue utilizzate e dei sottotitoli". C’è poi anche l’Italia e Roma con la sua cultura che si respira così come l’arte ma, per chi vuole fare cinema, ci sono anche le difficoltà che si devono necessariamente superare “io vivo alla giornata- ha detto- un filmmaker deve dire sì questo film deve essere fatto perché se non lo facciamo noi non lo farà nessuno".
Gli appuntamenti della tappa novasirese proseguono fino al 20 agosto, nella piazza Massimo Troisi di Nova Siri Marina, con proiezioni, presentazioni e incontri come quello attesissimo del 18 agosto con i talenti lucani Giuseppe Marco Albano e Nicola Ragone rispettivamente con “Thriller” e “Sonderkommando” oltre alla presentazione, il 19 agosto, del lavoro di Gianni Saponara autore di “Il cinema sinestetico di Stanley Kubric”. La tappa lucana termina poi il 20 agosto quando il miglior film della main competition, il concorso ufficiale internazionale di cortometraggi del festival, verrà premiato con “Epeo d’Oro” così come verrà decretato il vincitore della weekly competition con i film girati nella settimana di permanenza nella località del festival. Si riparte poi per Vercelli in attesa del Festival del Cinema di Venezia.
LUCIA VARASANO