I Finanzieri, partendo dalle risultanze acquisite attraverso un efficace incrocio dei dati fiscali presenti nelle banche dati a disposizione della Pubblica Amministrazione, sono riusciti a ricostruire – mediante l’esame delle fatture di vendita e delle scritture contabili – i ricavi conseguiti dalla società e sottratti a tassazione, quantificati in oltre € 1.300.000,00.
A ciò devono aggiungersi i costi indebitamente portati in deduzione, in quanto non riconducibili alla gestione aziendale, per un ammontare complessivo di oltre € 350.000,00. Tra detti costi l’imprenditore aveva inserito anche quelli riconducibili al pagamento di sanzioni pecuniarie comminate dall’Amministrazione Finanziaria ed altri non giustificati dall’esistenza di specifica documentazione.
Gli atti della verifica sono stati inviati all’Agenzia delle Entrate per procedere al conseguente accertamento ed al recupero dei cospicui crediti vantati dall’Erario, mentre l’amministratore dell’azienda, atteso il superamento della soglia di punibilità prevista all’art. 5 del D.lgs. 74/2000 (che punisce l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi), è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria.