Edito nel 2015 in formato Ebook e distribuito da Amazon, l’opera, oltre a vantare uno stile fluido e diretto, si fregia anche delle vivaci e magistrali illustrazioni di Germana Rago che, attraverso i suoi disegni, ha voluto dare un volto a quelle che sono le scene salienti del libro.
Quando Zoira, gatta tutt’altro che pigra, decide di esplorare il quartiere nel quale vive, si trova al cospetto di un uomo dall’aspetto poco rassicurante e che, privo di scrupoli, decide di rapirla.
Da qui in avanti le vicende di questa curiosa gatta s’infittiscono.
Riuscita a fuggire, con astuzia felina, dal suo aguzzino, Zoira si ritrova smarrita e in preda al panico in un bosco e, quando lo sconforto sta per prendere il sopravvento, fa un incontro che le cambierà la vita: Max, un cane randagio che, nonostante i numerosi litigi, con pazienza e lealtà aiuterà la gatta a tornare dai suoi padroni.
Favola e racconto s’intreccino in questo sapiente libro di Bonifacio Vincenzi, un’opera che, a dispetto del titolo, racchiude ben più della semplice epopea fanciullesca di una gatta troppo curiosa. Zoira, con il suo temperamento, incarna la curiosità tipica dell’essere umano e la spinta ulissiana a cercare quanto di nuovo c’è al di là del proprio cancello.
La gatta rapita, nonostante si ponga come favola insegna una grande lezione al lettore adulto, portandolo a meditare su quelli che sono valori ormai troppo spesso dimenticati dagli uomini e per questo, vengono fatti veicolare da animali: lealtà, altruismo e generosità.
Valentina Nesi