E per giunta noti anche una certa disinvoltura della mamma di n cuccioli d'uomo che ai bastoncini del Capitano figo e muscoloso (che ti sa cambiare a casa anche la presa di corrente), preferisce la carne di... squalo. Sì perché la “verdesca” avrà pure il suo nome accattivante, che sa di crema solare, oli profumati, noci di cocco e amache sotto le palme. Ma è pur sempre uno squalo, non propriamente tra i migliori amici dell'uomo, di quelli che scavano per fare i loro bisogni e si accontentano di rincorrere un osso che non sia il tuo femore, con o senza contorno di patate al forno.

Per la precisione e per la serie “Mangiare informati”, la verdesca o “squalo azzurro” abita acque profonde temperate e tropicali in tutto il mondo, ma predilige temperature più fredde. È un animale letargico, che si nutre di pesci e calamari. Spesso si muove in banchi divisi per dimensione e sesso. La vita massima è ignota, ma si stima che possa arrivare intorno ai 20 anni d'età.

Resta comunque il fatto che da un mondo purista e radical chic che ti caccia Beppe Bigazzi, alias “il mangiatore di gatti”, e ti fa chiudere un ristorante a Potenza – tra storia e leggenda – specializzato in ragù di cani randagi (che ti fa pure risparmiare sulla gestione dei canili), trovare la verdesca accanto al salmone fa spaventare persino Dario Argento e ti configura un apocalittico scenario fatto di cavallette panate tra i “Quattro salti in padella” o di litri di sanguinaccio venduti in offerta con la passata di pomodoro.

Per la gioia delle mamme (lucane) e dei vampiri. E delle mamme dei vampiri.

Alba Gallo