“L’idea di questo lavoro è nata in un’assemblea Diocesana negli anni del mio impegno concreto e assiduo di delegato Regionale del settore adulti in seno al Consiglio Nazionale - afferma l’autore -. Fu in quella circostanza che personalmente mi proposi e formulai una promessa di dar vita a un lavoro di approfondimento sulle origini e sviluppo dell’A. C. diocesana”.
L’opera, frutto di un lavoro di circa due anni di ricerche, è di particolare valore storico, e tra le pagine ci sono spunti e dati utili ad analisi più approfondite sulla nascita, affermazione e sviluppo dell’A. C. nella Diocesi di Anglona e Tursi prima, e Tursi-Lagonegro, poi. Sono documenti storici che, catalogati con scrupolosità e cronologicamente parlano e tracciano lo svolgimento articolato, lento, proficuo, partecipato degli avvenimenti che hanno fatto la storia. Il lavoro si propone un metodo ed un cammino: partire dalle origini dell’A. C. diocesana con i periodi bellici e post bellici del primo e secondo conflitto mondiale con le problematiche religiose, politiche e sociali, della partenza per i conflitti, dell’emigrazione, dell’analfabetismo, ricostruzione e questione meridionale. E’ la Storia di un Associazione di carattere locale che si intreccia e s’inserisce in quella regionale e nazionale.
“Tale iniziativa - spiga Rondinelli - è a mio avviso doppiamente importante: dal punto di vista politico-sociale e dal punto di vista religioso. Appare superfluo rilevare l’importanza e il valore del contributo offerto da “missionari” specie laici, alla crescita politica e sociale delle nostre popolazioni, soprattutto al Sud. Ci troviamo alla presenza di un fenomeno che suscitò enorme interesse in tutte le categorie sociali, a cominciare dai… “Professionisti”, che vuoi per soddisfare un’esigenza di “acculturazione” sociale vivamente sentita, vuoi per uscire dalla monotonia del quotidiano e dall’isolamento cui la vita di provincia o di paese li costringeva, affollarono e vivacizzarono quasi dappertutto le riunioni a carattere politico-sociale guidate dai “missionari”. Questi - continua Rondinelli -, in un mondo ancora largamente dominato dall’ignoranza, dall’individualismo, da uno scarso grado di partecipazione alla vita politica, in realtà spesso statica e allergica alle novità, portarono una ventata di rinnovamento e di vitalità, crearono occasioni d’incontro e di aggregazione sociale, gettarono le premesse per una più attiva e consapevole partecipazione dei cittadini al processo ricostruttivo del paese”.
“Per me scrivere - conclude l’autore -, leggere, approfondire, studiare, meditare queste pagine è un modo stesso per un profondo, proficuo e concreto impegno religioso, morale e civile che mi ha fatto sentire parte integrante di un’Associazione in cammino”.