Del resto un Paese che ti chiama un panificio, “Punto e Pasta” (a Como) e un negozio di abbigliamento per bambini, “Re Erode” (perfido e pungente quanto un maglione di lana sulla pelle nuda), ti carica di grandi aspettative. Per la cronaca: abbiamo anche il ristorante “L’ultima cena” (Milano), il calzolaio “Scarpe Diem”, a Palermo ed il Bar… Lume a Savona.
Insomma, #Verybello era proprio quella disgrazia che non ti aspetti, quell’ipotesi che avresti scartato a priori. Per un sito, poi, fatto dagli Italiani per gli Italiani…
E poi, “bello”, è quell’aggettivo, in italiano, che ti salva in calcio d’angolo quando non trovi altro, quel che è la camicia bianca per un matrimonio quanto per il funerale last minute della vicina ottantenne.
“Bello”, come il concetto di tiepidità semantica che ingloba, paragonabile solo al “carino”; versatile come solo il verbo “fare” e demotivante tanto quanto i “mutandoni di Bridget Jones”. “Bello e simpatico”, esattamente come il tipo a cui non concedi nemmeno un caffè.
Ma, tornando al nostro portale, resterebbe la promessa, tra contentino e minaccia: il coming soon della versione nella lingua di Tony Blair, giusto per amplificare a reti unificate il già compianto lutto dell’italico genio.
Ed infine, come le uova, c’è una data di scadenza: il portale sarebbe da consumare preferibilmente entro ottobre del 2015. Da novembre in poi, cioè, lo stivale prende Sicilia e Sardegna e si trasferisce probabilmente in Mozambico. Insomma, passato l’Expo, passata la festa.
Ma, comunque vada, vogliamo ricordarlo con un tweet: “#verybello - quando servono gli #hackers sono sempre su #youporn!” - 140 caratteri ed un concentrato di yogurt (al limone) senza eguali.
Alba Gallo