La cover band ha mosso i suoi primi passi sei anni fa da un’idea di tre ragazzi di Montalbano Jonico: due fratelli Alfonso (polistrumentista e studente alle chitarre) e Francesco Quinto (studente e pittore, al Basso), e Leo Lateana (agente di commercio, alla chitarra e alla seconda voce). Dopo varie formazioni, tre anni fa, si sono aggiunti tre tursitani: il maestro diplomato in flauto traverso, Angelo Alvarenz, alla tastiera, il geometra Rocco Pitrelli alla prima voce, e Francesco D'Alessandro, studente in conservatorio, alla batteria. Una formazione stabile accomunata dall’obiettivo di formare una cover band dei Nomadi. Il paese di Albino Pierro è la sede delle loro prove. Sessantatre anni il più anziano e 21 il più giovane. “Ma che film la vita” è la canzone che più li unisce. “Ma ognuno di noi ha nel cuore una sua canzone”, ha dichiarato il referente Francesco. Il nome della band è stato un problema risolto in parte con un calcolo matematico: “Abbiamo fatto la somma delle nostre età ed è risultato il numero 101. Poi, ho pensato di abbinare questo numero ad un nome e così è stato confermato Suite101”. Infine, una riconoscenza a nome di tutti: “Un grazie va sicuramente ad Antonio Millione, originario di Policoro, batterista del gruppo dal 2011 a pochi mesi fa che ha lasciato la band per godersi appieno una borsa di studio ad Hollywood”.
Tante sono le tappe confermate in giro per l’Italia per la prossima estate. E chissà che non si realizzi ancora un altro sogno: quello di esibirsi con i Nomadi; uno dei gruppi musicali più longevi del panorama musicale italiano. [Cristina Longo]