Versi di piacevole intuizione che fanno scorrere nel pensiero del lettore un nastro di fotogrammi bene accostati di vita vera, fatti di episodi vissuti, lieti e malinconici, proprio come nella realtà. La poesia, come sottolinea ai microfoni de “ilMetapontino.it” è: ” La perla del cuore che sollecita l’uomo ad essere migliore. Al contrario della narrativa – continua Brigante – la poesia è un concentrato di sentimenti”.
Michele Brigante nelle sue poesie affronta anche il tema della politica e su questo dice: “ Sono molto deluso dalla politica di oggi e nella poesia “Addio Mio Caro Partito” sottolineo la mia sofferenza per via del fatto che i partiti non ci sono più”. I partiti dice Brigante sono: ” Agglomerati, associazioni che univano gli uomini con le medesime idee; oggi non ci sono più e la gente è sbandata. Dovremmo tornare – continua l’autore – a dare vita ad appartenenze associative che rivelino le sensibilità di ogni individuo”.
Poi con un pizzico di amarezza il poeta Scanzanese si sofferma sulla sua città: “Scanzano è bella perché sorge in un luogo dove il sole, il mare e il vento mantengono sempre allegre le anime generose però a Scanzano – conclude l’autore - non c’è vita sociale perché è un ambiente piatto culturalmente che va risollevato anche grazie a voi dell’informazione”.
Oltre che di poesia ieri si è parlato anche di pittura con l’esposizione di due pittrici: Teresa Visceglia e Maria Antonietta Giovinazzo (nella foto insieme), in arte Dada, che hanno sicuramente due visioni di pittura differenti. Se per la prima è “espressione di desideri personali, una sorta di arte autobiografica” per Dada è “soprattutto comunicazione”. Molto interessante la collezione di quest’ultima intitolata “Lucania Felix” che: “riprende e continua la storia raccontata da Carlo Levi, anzi, un nuovo Carlo Levi, un narratore di immagini nato in questa terra”.